Ambiente ricco di biodiversità

Il territorio di Grumento Nova, incastonato nell’area protetta del Parco nazionale dell’Appennino lucano e cuore dell’alta Valle dell'Agri, già sede nel Pleistocene di un bacino lacustre, custodisce luoghi indimenticabili, immersi nel verde, modellati dai corsi d'acqua, custodi della storia millenaria di popoli, crogiuolo di saperi, di vicende e tradizioni ancestrali.

Il territorio di Grumento Nova, circondato dalla corona di Monti del sub Appennino meridionale - Volturino – Caldarosa – Viggiano – Raparo – Sirino – regala ampie spianate e radure punteggiate da fioriture di papaveri e margherite, di ginestra, della profumatissima lavanda, ma anche di salvia, timo e rosmarino.

L'ambiente naturale fa da sfondo alle innumerevoli opere dell'uomo, opere di un passato remoto, a partire dall’ Area archeologica dell'antica Grumentum.
Nell'ideale itinerario di scoperta della natura non possono mancare le aree SIC e ZPS del meraviglioso bosco Maglie e del lago di Pietra del Pertusillo, invaso formato a seguito dello sbarramento del fiume Agri agli inizi degli anni 60. L'area lacustre risulta ormai totalmente integrata con l'ambiente circostante tanto da essere diventata area di sosta e di riproduzione per molte specie di uccelli (aironi, svassi, garzette, nibbi reali, cicogna bianca), oltre che per la lontra.
Inoltre nell'area del Lago e lungo il corso dei fiumi, che in esso si immettono, è presente la Lontra che proprio nel Parco ha il suo maggior areale di distribuzione d'Italia che si distende nella media vallata dell'Agri per oltre 2000 ettari ed è divenuto un'importante tappa per i migratori e costituisce un luogo di riproduzione per alcune specie di uccelli.

Il fiume Agri percorre tutto l'intero territorio per dare vita all’invaso del Pertusillo alla foce, dove incrocia il fiume Sciaura, a cui si aggiunge a seguire il fiume Maglie, ed è accompagnato lungo il suo corso da boschi termofili con Roverella (Quercuspubescens) arricchiti di essenze mesofile quali Orniello (Fraxinusornus) e Carpino nero (Ostryacarpinifolia). Nell'alveo fluviale sono comuni l'Ontano nero (Alnus cordata), il Pioppo nero(Populusnigra), varie specie di salici (Salixspp.).
Nella fascia collinare fino ai 500 m domina la vegetazione mediterranea che racchiude l'orizzonte delle latifoglie eliofile, dominata dal Leccio.  In relazione all'altitudine e all’esposizione la lecceta lascia il posto a popolamenti misti di cerro e roverella, accompagnati sovente da altre specie decidue quali il Quercus frainetto, l'Acer obtusatum, Fraxinusornus, Alnus cordata, Ostryacarpinifolia e Castanea sativa, il ciavardello (Sorbustorminalis) e sorbo degli uccellatori (Sorbusaucuparia).  Tra gli arbusti frequente è il Pungitopo, l'asparago selvatico, il biancospino, il ligustro, il cotognastro, il corniolo.

La variabilità ambientale trova riscontro in una buona diversità faunistica. Gli ecosistemi acquatici sono ricchi di anfibi e crostacei. Tra gli Anfibi occorre ricordare la presenza diffusa del Tritone italiano (Lissotritonitalicus), dell’Ululone dal ventre giallo (Bombinapachypus) e della Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina tergiditata). I crostacei più importanti sono: il granchio (Potamonfluvialisfluvialis) ed il gambero (Austropotamobiuspallipes); quest'ultimo, tra l'altro, rappresenta un importante indicatore della qualità delle acque. Questi crostacei, assieme alla ricca Ittiofauna presente nel Lago del Pertusillo, costituiscono un'importante comunità acquatica e rappresentano un'indispensabile fonte alimentare per specie rare e significative come la lontra (Lutralutra). Assieme a ciprinidi quali il cavedano (Leuciscuscephalus) e la rovella (Rutiliusrubio), sono presenti nelle acque del lago sia la trota fario (Salmo truttafario) che la trota iridea (Oncorhynchusmykiss), l'alborella (Alburnusalburnus alborella), la carpa (Cyprinus carpio) e molte altre specie. Fiumi ed ambienti umidi rappresentano l'ambiente ideale anche per diverse specie di Uccelli frequentatori delle acque interne, alcuni dei quali migratori, come la cicogna nera (Ciconia nigra) che è una specie nidificante o la cicogna bianca (Ciconia ciconia). Sempre tra i trampolieri sono frequentatori del lago e dei pantani:  l'airone bianco maggiore (Egretta alba), l'airone rosso (Ardea purpurea) ed il più comune airone cenerino (Ardea cinerea); specie come la garzetta (Egretta garzetta), la spatola (Platalealeucorodia) ed il cavaliere d'Italia (Himantopushimantopus) sono facilmente avvistabili così come la nitticora (Nycticoraxnycticorax ). Altra presenza degna di nota è quella del capovaccaio (Neophronpercnopterus). Gli ambienti aperti e oltre i 1500 metri sono il dominio dei grandi uccelli rapaci che vedono da qualche anno il ritorno di individui erratici di aquila reale (Aquila chrysaetos), la presenza stabile del falco pellegrino (Falco peregrinus) e del Corvo imperiale (Corvuscorax). Poco più in basso, in boschi vetusti è segnalata anche la presenza del gufo reale (Bubo bubo), mentre nelle zone collinari sono particolarmente abbondanti il nibbio reale (Milvusmilvus) e la poiana (Buteobuteo). Negli ambienti umidi è possibile avvistare il nibbio bruno (Milvusmigrans) ed il falco di palude (Circus aeruginosus). Tra i rettili sono presenti la testuggine d'acqua (Hemysorbicularis) e la rara testuggine di Hermann di terra (Testudo hermanni). Tra i serpenti di grosse dimensioni è frequente incontrare il cervone (Elaphequatuorlineata) ed il saettone (Zamenislineatus) e non è raro incappare nella vipera (Vipera aspis), frequentatrice di ambienti più caldi ed aridi. La grande varietà di ambienti terrestri sono il regno di numerose specie di piccoli e rari mammiferi carnivori come la puzzola (Mustela puteorius) ed il gatto selvatico (Felissilvestris). Il Lupo (Canis lupus) rappresenta senza dubbio il predatore terrestre al vertice della piramide alimentare che vede tra le sue prede preferite il Cinghiale (Sus scrofa), molto abbondante sul territorio. I prati pedemontani sono gli ambienti elettivi della timida lepre europea (Lepuscapensis) che è preda della molto più comune volpe (Vulpesvulpes).

 

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